Macinando km in auto.
Direzione Schio, più precisamente Liceo Zanella.
Mentre ascolto la canzone dei Florence and The
Machine “Cosmic Love”.
Guidando mi vengono in mente un mare di ricordi del
mio spazio scuola.
E proprio l’altro giorno mi è stato detto che
la maestra delle elementari, ormai
ottantenne, avrebbe un desiderio: rivedere la sua classe, la classe del 78 a
cui ha insegnato per 5 anni.
Ricordo con piacere alcuni dei miei maestri ed
insegnanti.
In realtà li ricordo tutti, chi per quello che mi ha
trasmesso, chi per le materie che mi ha fatto detestare e che proprio non mi
entravano in testa.
Se potessi riavvolgere il nastro della videocassetta
scuola cambierei di certo moltissime cose.
Non i compagni, non i maestri e gli insegnati, nè i
complessi scolastici dove ho trascorso anni di vita: 16 per la precisone.
Se potessi riavvolgere il nastro della videocassetta
scuola
vorrei che accanto ai libri di storia mi fosse stata
insegnata la vita
vorrei che nelle pagine del libro di geografia ci
fossero state piccole ed efficaci pillole sull’importanza del viaggiare
vorrei che nelle poche ore di orientering mi avessero
insegnato ad usare bene la bussola, non per cercare un foglietto da punzonare,
ma per evitare di sbagliare rotta troppo spesso
vorrei che tra i libri di matematica mi fosse stato
insegnato il giusto rapporto da avere con il denaro, come mezzo per poter
essere un pò più felice
vorrei che con i libri di narrativa e letteratura,
mi avessero fatto leggere e spiegato libri e scritti di crescita personale, di
cura di sè, di benessere
vorrei che nei libri di scienze e biologia mi
avessero insegnato l’importanza di seguire uno stile di vita ed alimentare sano
per evitare complicazioni future,vorrei che mi avessero trasmesso l’amore per
madre terra e per tutti gli esseri viventi che la popolano
vorrei che tra una lezione e l'altra di educazione fisica (sempre troppo
poche) mi fossero state insegnate la meditazione e tecniche di yoga e
mindfulness
vorrei che tra le righe dell’Iliade e dell’Odissea e
della Divina Commedia “e nel mezzo del cammin di nostra vita…” mi fosse stata
insegnata la capacità di gestire i conflitti e mi fosse stato insegnato il modo
per scoprire già allora le potenzialità nascoste in ognuno di noi
vorrei che dentro la cartella e lo zaino sempre
troppo carichi di libri di testo e quaderni,
vorrei che all’interno dei vari diari, i maestri mi
avessero fatto scrivere meno esercizi da fare e più ricerche sulla felicità
vorrei che nelle ore di educazione sessuale mi
avessero insegnato che l'amore è uguale
per tutti: etero, omosessuali, transgender, ricchi e poveri, bianchi e neri e
che una persona non si giudica mai per le scelte sessuali o per le scelte di
vita, anzi, che mai nessuno dovrebbe avere il diritto di giudicare un suo
simile
vorrei che mi avessero insegnato, oltre a leggere
scrivere e far di conto (mezzi di cui sono molto grata), vorrei che mi avessero
insegnato a capire la quotidianità, a saperla affrontare
vorrei che qualcuno di loro avesse avuto il coraggio
e la lungimiranza di uscire dagli schemi imposti dal sistema scolastico e
avesse compilato insieme a me ed ai miei compagni un manuale per saper
affrontare la vita, le difficoltà, le gioie, le
relazioni, il mondo del lavoro...
vorrei che al
posto di equazioni e calcoli algebrici di seno e coseno, vorrei che mi avessero
insegnato l'equazione più importante per la vita: il calcolo dell'incognita per
risolvere l'equazione del F.I.L. (felicità interna lorda).
Se a scuola mi avessero insegnato tutto questo
oggi non sarei qui a leggere decine di libri e
scritti e corsi online che mi stanno aiutando nel mio percorso di evoluzione e crescita.
Se a scuola mi avessero insegnato tutto questo
oggi la società sarebbe meno incasinata
il mondo un posto decisamente migliore
non ci sarebbe così tanta ignoranza anche ai piani
alti del nostro sistema
non ci sarebbero continue fughe di cervelli
non ci sarebbe carenza di posti di lavoro
ci sarebbe più collaborazione e solidarietà
non ci sarebbero le regole del più forte e del più
potente o del più ricco
ma regole di convivenza pacifica, d’integrazione,
d’interdipendenza, di voglia di passare ogni istante all’azione per rendere il
pianeta e le nostre vite un continuo divenire verso il bene comune.
Se a scuola mi avessero insegnato tutto questo,
queste parole ora sarebbero superflue e non dovrei spendere tempo e denaro
ulteriore per la mia formazione personale
Ringrazio comunque tutti i miei insegnati, i
compagni di classe che hanno fatto il meglio che potevano, con quello che
avevano a disposizione e nel luogo dove si trovavano
Ma ringrazio soprattutto chi oggi mi fa da insegnate, da coach
attraverso libri, testi, video e molto altro materiale che mi aiuta a
migliorare me stessa nelle relazioni, nella quotidianità, nel lavoro, nelle
decisioni difficili.
A distanza d'anni sono ancora qui, come quand'ero
bambina, zaino in spalla sempre pesante, sempre carico di libri, ma oggi, a quasi 40 anni, sono
ancora “studente” per scelta personale e non per obbligo, sono in continuo
divenire perchè nella vita non si finisce mai d'imparare.
Dunque ringrazio anche me stessa per la voglia di
continuare nel cammino di formazione.
Ed infine, dopo km di strada e giunta a
destinazione, mi fermo, spengo l'auto e penso che ciascuno di noi è e sarà
sempre maestro per qualcun altro e che abbiamo un forte potere su tutte le
persone che incontriamo nel quotidiano...a noi saper essere buoni maestri di
vita.