martedì 12 dicembre 2017

Decidi nello spazio di 7 respiri







Decisioni, scelte, scadenze
Il tic tac dell’orologio incalza a ricordare che
secondi, minuti, ore, giorni, settimane, mesi ed anni
scorrono inesorabili, inarrestabili
(almeno questo è per noi il concetto di tempo,o quello che ci è stato fatto credere),
forse è per questa ragione che da molti anni non porto più al polso un orologio.

Decisioni, scelte, scadenze
le nostre quotidianità sono scandite da questo:
decisioni,scelte,scadenze.

Alcune più semplici o meno complesse di altre…
“pagare le bollette, come mi vesto oggi, cosa preparo a pranzo, devo ricordarmi assolutamente di comprare dei fiori/regali per il compleanno di…”.

Alcune decisamente impegnative…
“devo svolgere i compiti, devo assolutamente passare l’esame di stato, devo ricordarmi il tal appuntamento di lavoro che potrebbe migliorare la mia vita, devo trovare un impiego per poter pagare bollette e mutuo, devo presentare il progetto all’azienda entro dopodomani…”.

Altre decisamente fondamentali…
“è tempo di dare una scossa alla mia vita, di uscire da questo posto di lavoro che non tollero più e che mi costringe a non esprimere il mio vero potenziale,
è tempo di fare un percorso interiore per scoprire davvero chi sono, è tempo di avere più compassione verso me stessa e gli altri, è tempo di prendere davvero tra le mani la mia vita e renderla unica, ricca di significato, un capolavoro!”

Decisioni, scelte, scadenze
ed il tic tac dell’orologio incalza ed il tempo scorre…

Arthur Schopenhauer, filosofo, diceva che “un uomo assennato in mezzo ai folli e agli stolti somiglia a uno il cui orologio sia preciso in una città dove tutti gli orologi pubblici sono regolati male. Egli solo sa l’ora esatta, ma a che gli serve saperla? Tutti si regolano sugli orologi guasti, anche coloro i quali sanno che soltanto l’orologio di quell’uomo segna l’ora giusta”.

E’ come se, invece di sintonizzarci con il nostro orologio interiore, preferissimo restare aggrappai all’orologio che portiamo al polso che è costantemente regolato male e che ci impedisce di decidere, scegliere, passare all’azione nel qui ed ora.

Cosa fare dunque per regolare nell’ora esatta il nostro orologio interiore ed iniziare davvero a prendere tra le mani la nostra vita passando dalla passività all’azione?

I samurai giapponesi hanno un antico detto
“una decisione va presa nello spazio di 7 respiri”.

Un giorno il daimio Takanobu osservò: “Se un uomo esita troppo nel prendere una decisione, si addormenta”.
Il daimio Naoshige commentò: “Se un samurai si lancia in battaglia senza vigore, sette azioni su dieci falliranno; il samurai agisce con rapidità”.
Se sei agitato, è difficile che tu riesca a prendere una decisione. Al contrario, se non ti focalizzi sulle conseguenze minori e affronti le questioni con spirito fermo, fresco e affilato come una lama, nello spazio di sette respiri trovi sempre la soluzione.
Devi essere determinato e avere il coraggio di lanciarti nell'impresa. 
( Yamamoto Tsunetomo, da Bushido. La via del guerriero).


Essere focalizzati e risoluti di fronte alle scelte della vita è forse la soluzione migliore, certo ci si deve prendere uno spazio di tempo lungo “7 respiri” per poi essere lucidi e reattivi nell’agire, dunque nelle scelte e nelle decisioni che dobbiamo prendere giorno dopo giorno.
Siamo un insieme di pensieri ed idee, decisioni e scelte
ed il solo modo per vivere fino in fondo ogni nuovo giorno di vita è la capacità di essere determinati e coraggiosi per lanciarci nell’impresa, senza tentennamenti, senza “il senno di poi”, senza “si ma se sceglievo l’altra via forse…”

“Si può imparare qualcosa da un temporale, quando ci sorprende un acquazzone cerchiamo di non bagnarci affrettando il cammino, ma anche sforzandoci di passare sotto i cornicioni delle case ci bagnamo ugualmente. Agendo con risolutezza fin dal principio, eviteremo dunque ogni perplessità e non per questo ci bagneremo di più, tale consapevolezza si applica a tutte le cose.”
(dal film Ghost Dog- il codice del samurai)

Abbiamo la fortuna di poter decidere e scegliere  con risolutezza in ogni istante come vivere e come lasciarci morire, come agire e come non reagire, cosa dire o non dire, chi incontrare e chi rifiutare, a chi dire no e a chi dire sì, cosa leggere, di cosa scrivere, che musica ascoltare, di chi fidarci e chi lasciar andare, quale lavoro svolgere, chi aiutare e da chi farci aiutare…abbiamo una gamma di infinite possibilità su cui muoverci, ma dipende da noi, dalla nostra determinazione, dal nostro coraggio, dagli obiettivi che ci poniamo, da quello che desideriamo realizzare nelle nostre vite, da ciò che vogliamo lasciare nel mondo…

Eppure a quanto pare c’è anche un rovescio della medaglia e questo rovescio l’ho trovato in un tweet di Genio78:

-Secondo gli antichi samurai giapponesi, una decisione va presa nello spazio di sette respiri. Il problema è se qualcuno ti toglie il fiato-.

Già e se qualcuno ci toglie il fiato cosa succede?
Tutte le parole scritte sopra non valgono più?
L’antico detto dei 7 respiri è una cazzata?

Può essere tutto ma anche il contrario di tutto.

Penso, anzi sono convinta, che solo noi siamo i creatori delle nostre esistenze, nessuno può davvero toglierci il fiato (a meno che un serial killer per un qualche motivo conosciuto forse solo a noi stessi o per ironia della sorte, non decida di farci stramazzare al suolo con una bella pallottola in piena fronte…ma lo trovo abbastanza improbabile).

Essere consapevoli è già un buon punto da cui partire,
farsi domande è un ulteriore passo in avanti,
essere determinati è un altro gradino raggiunto,
imparare dal temporale rafforza i passi
regolare e dar retta all’orologio interiore è un passo necessario,
essere calmi indica la conquista di un potente gradino interiore,
passare all’azione diventa quella scala che conduce verso nuove porte e traccia nuove rotte e così si giunge alla soluzione che cerchiamo,
il tutto in uno “spazio di 7 respiri”.

Ky

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