Decisioni, scelte, scadenze…
Il tic tac
dell’orologio incalza a ricordare che
secondi,
minuti, ore, giorni, settimane, mesi ed anni
scorrono
inesorabili, inarrestabili
(almeno questo
è per noi il concetto di tempo,o quello che ci è stato fatto credere),
forse è per
questa ragione che da molti anni non porto più al polso un orologio.
Decisioni, scelte,
scadenze…
le nostre
quotidianità sono scandite da questo:
decisioni,scelte,scadenze.
Alcune più
semplici o meno complesse di altre…
“pagare le bollette,
come mi vesto oggi, cosa preparo a pranzo, devo ricordarmi assolutamente di
comprare dei fiori/regali per il compleanno di…”.
Alcune
decisamente impegnative…
“devo svolgere
i compiti, devo assolutamente passare l’esame di stato, devo ricordarmi il tal
appuntamento di lavoro che potrebbe migliorare la mia vita, devo trovare un
impiego per poter pagare bollette e mutuo, devo presentare il progetto
all’azienda entro dopodomani…”.
Altre
decisamente fondamentali…
“è tempo di dare
una scossa alla mia vita, di uscire da questo posto di lavoro che non tollero
più e che mi costringe a non esprimere il mio vero potenziale,
è tempo di fare
un percorso interiore per scoprire davvero chi sono, è tempo di avere più
compassione verso me stessa e gli altri, è tempo di prendere davvero tra le
mani la mia vita e renderla unica, ricca di significato, un capolavoro!”
Decisioni, scelte, scadenze…
ed il tic tac
dell’orologio incalza ed il tempo scorre…
Arthur
Schopenhauer, filosofo, diceva che “un
uomo assennato in mezzo ai folli e agli stolti somiglia a uno il cui orologio
sia preciso in una città dove tutti gli orologi pubblici sono regolati male.
Egli solo sa l’ora esatta, ma a che gli serve saperla? Tutti si regolano sugli
orologi guasti, anche coloro i quali sanno che soltanto l’orologio di
quell’uomo segna l’ora giusta”.
E’ come se,
invece di sintonizzarci con il nostro orologio interiore, preferissimo restare
aggrappai all’orologio che portiamo al polso che è costantemente regolato male
e che ci impedisce di decidere, scegliere, passare all’azione nel qui ed ora.
Cosa fare
dunque per regolare nell’ora esatta il nostro orologio interiore ed iniziare
davvero a prendere tra le mani la nostra vita passando dalla passività
all’azione?
I samurai
giapponesi hanno un antico detto
“una decisione va presa
nello spazio di 7 respiri”.
Un
giorno il daimio Takanobu osservò: “Se un uomo esita troppo nel prendere una
decisione, si addormenta”.
Il daimio Naoshige commentò: “Se un samurai si lancia in battaglia senza vigore, sette azioni su dieci falliranno; il samurai agisce con rapidità”.
Se sei agitato, è difficile che tu riesca a prendere una decisione. Al contrario, se non ti focalizzi sulle conseguenze minori e affronti le questioni con spirito fermo, fresco e affilato come una lama, nello spazio di sette respiri trovi sempre la soluzione.
Devi essere determinato e avere il coraggio di lanciarti nell'impresa.
Il daimio Naoshige commentò: “Se un samurai si lancia in battaglia senza vigore, sette azioni su dieci falliranno; il samurai agisce con rapidità”.
Se sei agitato, è difficile che tu riesca a prendere una decisione. Al contrario, se non ti focalizzi sulle conseguenze minori e affronti le questioni con spirito fermo, fresco e affilato come una lama, nello spazio di sette respiri trovi sempre la soluzione.
Devi essere determinato e avere il coraggio di lanciarti nell'impresa.
( Yamamoto Tsunetomo, da Bushido. La
via del guerriero).
Essere
focalizzati e risoluti di fronte alle scelte della vita è forse la soluzione
migliore, certo ci si deve prendere uno spazio di tempo lungo “7 respiri” per
poi essere lucidi e reattivi nell’agire, dunque nelle scelte e nelle decisioni
che dobbiamo prendere giorno dopo giorno.
Siamo un
insieme di pensieri ed idee, decisioni e scelte
ed il solo modo
per vivere fino in fondo ogni nuovo giorno di vita è la capacità di essere
determinati e coraggiosi per lanciarci nell’impresa, senza tentennamenti, senza
“il senno di poi”, senza “si ma se sceglievo l’altra via forse…”
“Si può imparare qualcosa
da un temporale, quando ci sorprende un acquazzone cerchiamo di non bagnarci
affrettando il cammino, ma anche sforzandoci di passare sotto i cornicioni
delle case ci bagnamo ugualmente. Agendo con risolutezza fin
dal principio, eviteremo dunque ogni perplessità e non per
questo ci bagneremo di più, tale consapevolezza si applica a tutte
le cose.”
(dal film Ghost Dog- il codice del
samurai)
Abbiamo la
fortuna di poter decidere e scegliere con risolutezza in ogni istante come vivere e
come lasciarci morire, come agire e come non reagire, cosa dire o non dire, chi
incontrare e chi rifiutare, a chi dire no e a chi dire sì, cosa leggere, di
cosa scrivere, che musica ascoltare, di chi fidarci e chi lasciar andare, quale
lavoro svolgere, chi aiutare e da chi farci aiutare…abbiamo una gamma di
infinite possibilità su cui muoverci, ma dipende da noi, dalla nostra
determinazione, dal nostro coraggio, dagli obiettivi che ci poniamo, da quello
che desideriamo realizzare nelle nostre vite, da ciò che vogliamo lasciare nel
mondo…
Eppure a quanto
pare c’è anche un rovescio della medaglia e questo rovescio l’ho trovato in un
tweet di Genio78:
-Secondo gli antichi
samurai giapponesi, una decisione va presa nello spazio di sette respiri. Il
problema è se qualcuno ti toglie il fiato-.
Già e se
qualcuno ci toglie il fiato cosa succede?
Tutte le parole
scritte sopra non valgono più?
L’antico detto
dei 7 respiri è una cazzata?
Può essere
tutto ma anche il contrario di tutto.
Penso, anzi
sono convinta, che solo noi siamo i creatori delle nostre esistenze, nessuno
può davvero toglierci il fiato (a meno che un serial killer per un qualche
motivo conosciuto forse solo a noi stessi o per ironia della sorte, non decida
di farci stramazzare al suolo con una bella pallottola in piena fronte…ma lo
trovo abbastanza improbabile).
Essere
consapevoli è già un buon
punto da cui partire,
farsi domande è un ulteriore passo in avanti,
essere
determinati è un altro
gradino raggiunto,
imparare dal temporale rafforza i passi
regolare e dar retta all’orologio
interiore è un passo
necessario,
essere calmi indica la conquista di un potente
gradino interiore,
passare all’azione diventa quella scala che conduce verso
nuove porte e traccia nuove rotte e così
si giunge alla soluzione che cerchiamo,
il tutto in uno “spazio di 7 respiri”.
Ky
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