domenica 22 ottobre 2017

Qual'è poi l'origine delle lacrime?


Piove.
La giornata oggi ha proprio il sapore dell'autunno.

In sottofondo mi accompagna la musica di Ludovico Einaudi, compagno di riposo  e amico di viaggi immaginati e immaginari in cui la mia anima si lascia portare.

La pioggia, l'autunno con i suoi colori a volte vivaci altre volte spenti mi fanno sentire un non so che di indefinibile, quasi una sorta di nostalgia.

Piove a intermittenza
ed il cuore si interroga con mille domande.
Tra i tanti pensieri uno cattura la mia attenzione.
Una frase di una lettera ritrovata e riletta pochi giorni fa.
Una frase di molti molti anni fa scritta da un'amica, per me anima preziosa.

“...quasi a volermi ricordare che c'è sempre un tempo in cui si ha il tempo per domandarsi qual'è poi l'origine delle lacrime”.

L'origine delle lacrime
mi piace quest'espressione,
mi sa di ricerca profonda,
di voglia di conoscersi a fondo,
passando anche attraverso il dolore
senza dimenticarsi però dell'amore,
l'amore per la vita in tutte le sue declinazioni.

Non saprei da dove hanno origine le lacrime
ma so che sono antiche e che racchiudono storie e volti e occhi e sensazioni.

Le lacrime sono le nostre prime compagne al momento della nascita
quasi una liberazione profonda dopo un passaggio complesso e doloroso.
Le lacrime sono l'espressione prediletta dai bimbi per dar voce e forma ai loro bisogni.

Non ci abbandonano mai le lacrime,
ci accompagnano in tutti i passaggi della vita fino alla morte, anche se poi non sono più nostre le lacrime ma delle persone che lasciamo qui, mentre noi siamo in viaggio verso altre destinazioni.

Le lacrime hanno sempre scandito i miei giri di boa.
Ho versato lacrime di dolore e sofferenza
lacrime per la perdita di un amore
lacrime di gioia dopo aver raggiunto traguardi desiderati,
lacrime per la perdita di persone care
ed ancora lacrime nei momenti più bui,
quelli in cui ti senti sola e la sola via di fuga sono le lacrime.

Piove
c'è umidità oggi
ed il cielo è coperto da quella foschia che fa sentire freddo.

È una buona occasione questa
per stare a casa, in famiglia per chi può
magari davanti al focolare acceso,
dove è dolce sostare in silenzio ed ascoltare il crepitio del fuoco,
magari in compagnia di chi amiamo o di chi chiede la nostra ospitalità
nei giorni troppo freddi della sua vita.

Piove
e mi piace stare qui da sola
a scrivere, pensare e provare un po' di nostalgia,
quella nostalgia che fa salire qualche lacrima salata agli occhi
e che piano piano fa capolino e si decide a scendere senza fretta
lungo la pelle rigando così il volto, quasi a voler segnare il percorso in maniera indelebile.
Ma non è tristezza, né gioia, né senso di solitudine,
è solo una sensazione di liberazione, di rinascita e di nuovo inizio.

Piove
non so da dove abbiano origine le lacrime
ma so che sono necessarie
come le onde del mare
come il sale del mare
come il gusto che vogliamo dare alle nostre esistenze.

Piove
sta finendo il cd di Einaudi
e con lui anche le lacrime.
Ed è di nuovo tempo di domandarsi “qual'è poi l'origine delle lacrime”.



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