giovedì 17 maggio 2018

Il passare per qualcosa significa conoscerla





In sanscrito, una lingua utilizzata in certe zone dell'India, c'è una parola, "gati", che indica sia il camminare sia il sapere, inteso come conoscenza. E c'è una regola: tutte le parole che iniziano con "andare/camminare", hanno anche il significato di sapere.
Curioso come la stessa metafora si ritrovi nella lingua norvegese in cui il passare per qualcosa significa conoscerla.
E mi piace pensare come il gesto, l'azione del camminare, del mettersi sulla strada a poggiare passi, abbia anche il significato profondo di conoscere, sè stessi, gli altri, il mondo, la vita. In fondo pensandoci bene, il "camminare" ci aiuta ad essere chi siamo e smettere di farlo implica forse smettere di essere fino in fondo chi siamo.
Mi ritorna in mente un passaggio di un libro in cui si riporta una bellissima tradizione Inuit, popolazione che vive nel nord-est dell'arcipelago artico canadese.

"Quando ti arrabbi, al punto da non riuscire a controllare le tue emozioni, sei invitato a lasciare la tua abitazione e a camminare in linea retta attraverso il paesaggio che ti si para di fronte, andano avanti finchè la rabbia non passa. Il punto esatto in cui l'emozione molla la presa viene dunque marcato, infilando un bastone nella neve. In questo modo si misura la lunghezza, ovvero l'intesità, della rabbia.
La cosa più sensata che possiamo fare quando siamo arrabbiati, condizione in cui il cervello rettiliano guida le nostre azioni, è allontanarci dalla persona o dalla situazione che ci ha provocato quella reazione".

E mi piace pensare che sia quando siamo arrabbiati, sia quando abbiamo necessità di camminare per liberare corpo e mente dalla stanchezza del vivere quotidiano, sia quando ci troviamo sul posto di lavoro e le cose non girano per il verso giusto o magari vanno a gonfie vele, sia che ci troviamo in qualunque altra situazione di vita, il potere racchiuso nell'azione dell'andare, del camminare, del provare, coincide con il sapere e segna e supera il limite tra quello che non sappiamo e quello che strada facendo possiamo imparare e conoscere, gestire e fare nostro.
E questo è forse il solo modo per arricchire le nostre esistenze: il fare esperienza sulla propria pelle.
Ecco allora che assume senso profondo quel "passare per qualcosa". Un passare che sta a significare che, una volta vissuto e compreso questo "qualcosa", abbiamo una conoscenza in più da mettere nel nostro personale bagaglio di vita.

Ky

*immagine dal web

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