mercoledì 9 maggio 2018

Ribaltare i pensieri per scoprire chi siamo




Credo di essere circondata, accerchiata da persone amiche o volti conosciuti che si lasciano, che mettono fine ad anni e spazi di vita insieme più o meno lunghi, con o senza figli nel mezzo. La maggior parte con.
Sembra la "moda" del momento, ma sono certa che non è così.
Una sorta di tempo e spazio in cui c'è tanto bisogno "d' imparare ad amarsi in questa vita" tanto quanto "bisogna imparare a lasciarsi quando è finita" (come si dice nella canzone presentata a Sanremo da Vanoni-Bungaro-Pacifico).

Credo che ci troviamo in un momento di vita in cui tutto viene messo in discussione e tutti si mettono in discussione, in cui forse è più forte l'esigenza del chiedersi "chi voglio essere?". Come se i tempi fossero maturi per dare spazio a quella necessità, insita nell'animo umano, di comprendere qual'è la nostra vera identità.
Qualche giorno fa dal Salone del Libro di Torino sono state inviate, quasi come messaggi in bottiglia, 5 domande. Mi soffermo sulla prima, quella che fa da apri strada a tutte le altre.

Chi voglio essere? Che rapporto c'è oggi tra l'essere se stessi, il conoscere se stessi e il diventare se stessi?

Tosta come domanda, forse a molti non basterà questa vita per trovarci il verso giusto. A me di certo questa vita non basta già. Ma intanto ci provo. Perchè da qualche parte si deve pur iniziare e non c'è sfida più grande, entusiasmante, difficile che cominciare dal sè.

E penso a te amica mia. A te che ti sei decisa ad uscire alla luce del sole. A te che hai scelto la via per la tua felicità. A te che oggi stai pagando le conseguenze dolorose di una separazione. A te che hai avuto e hai coraggio di credere che il diventare se stessi e l'esserlo nelle quotidianità è la sfida più importante che la vita ci pone di fronte. E ti ringrazio per le tue confidenze, per gli sfoghi, per gli istanti di gioia e per quelli di sfiducia e stanchezza.
Ti ringrazio perchè mi ricordi che "essere umani" è anche tutto questo.
Ti ringrazio perchè mi mostri che mettersi in gioco, anche se tutto e tutti remano contro, anche quando gli amici più fidati si allontanano, mi ricordi che è sempre possibile farcela, rialzare la testa, guardare avanti, lasciare il passato un pò alle spalle.
E la fatica e la stanchezza che oggi ti fa tentennare, che ti fa frenare di colpo, che ti fa girare mille domande in testa, mille perchè, è possibile trasformarla in una ricchezza interiore. Come se fosse lì a ricordarti che è sempre possibile ribaltare i pensieri e farli divenire ricchezza, quella ricchezza che diventa possibilità di essere e diventare chi si è.
E non importa se hai tutti contro, o quasi. Importa che ce l'hai fatta, il tuo Everest l'hai raggiunto. Ora devi solo imparare a godere del panorama che ti si presenta davanti gli occhi.

Ky






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