Curioso come piccoli
dettagli, portino a galla riflessioni mai pensate o su cui mai ci si
sofferma.
Per troppa fretta o
eccessiva superficialità. Comunque sia, di solito la differenza la
fanno i dettagli, quelli meno visibili o quelli decisamente eccessivi. E ripenso al libro di Seth
Godin. Libro che mette in evidenza l'importanza di essere una mucca
viola in mezzo ad un mondo tutto marrone.
Certo, il concetto si
riferisce a quella strana parola che mi piace pronunciare poco ed
usare ancora meno, ma che è divenuta parte della quotidianità
lavorativa: marketing.
Nello specifico la Purple
Cow è quel "qualcosa di fenomenale, inatteso,
entusiasmante e assolutamente incredibile che è dentro il prodotto.
O c'è o non c'è. Punto.".*
Guardando questo concetto da
una prospettiva più umana, penso che la mucca viola possa essere la
chiave di lettura per comprendere un pò di più quello che sta
accadendo in questo tempo che tutti definiscono di "crisi",
ma che a distanza d'anni non si può più definire tale. Un lungo
periodo di stallo in cui c'è chi si trova a galleggiare dentro il
solito tram-tram quotidiano e logorante, chi non ne ha più le
possibilità o non le cerca e chi invece riesce ad uscire da questo tzunami, che
pare aver travolto - sotto altissime onde - quasi tutta l'umanità.
No so ben definire dove mi
trovo, forse con le gambe ancora impantanate nel fango, con testa e
braccia che cercano un appiglio su cui fare leva per uscire allo
scoperto. Di fatto, conta che sento scalciare a più non posso quella
mucca viola che mi vive dentro. Mucca viola che si deve scontrare di
continuo con tutte le mucche marroni che la circondano: paure, incertezze, dubbi, delusioni, errori, direzioni non chiare, pippe mentali, giudizi e
pre-giudizi che mi porto dentro, consigli poco chiari di chi vuol
farti credere che ne sa più di te e che ha trovato il modo per
"uscire dalla crisi" . E che, allargando la visuale,
l'umanità si porta dentro come un peso che fatica a scrollarsi di
dosso.
Mucca viola che presenta una
sostanziale differenza dalla Purple Cow proposta da Godin. Mucca
viola che è ancora "qualcosa di fenomenale, inatteso,
entusiasmante e assolutamente incredibile che è dentro" (in
questo caso dentro noi) ma che si differenzia dal fatto che "o
c'è o c'è. Punto.".
Esattemente così "o
c'è o c'è. Punto.". Tutti,
anche chi non lo immagina, nasconde da qualche parte quella mucca
viola che aiuta o può aiutare a fare la differenza nella vita. Nella
propria vita in primis e poi forse anche in quella di qualcun altro.
Questo si può verificare in vari ambiti: lavorativo, relazionale,
familiare, sportivo.
Tutti abbiamo una macchia
viola che compare in qualche spazio di pelle (spesso non così
visibile) e che ci fa sentire meglio con noi stessi e con gli altri.
Che ci aiuta ad affrontare crisi, problemi, urgenze ed emergenze con
lenti più trasparenti e meno appannate o sporche. Macchia viola che
può essere un'idea innovativa, un progetto che potrebbe migliorare
la vita di molti, una scoperta mai fatta prima, una comprensione più
ampia e differente sul come affrontare a testa alta la crisi e via di
questo passo.
Insomma, una mucca viola che
scalcia perchè sente che ha qualcosa da dire, qualcosa da
progettare, qualcosa da raccontare, qualcosa da condividere e per cui
vivere.
Mucca viola che davvero può
diventare la chiave per cambiare prospettiva, cambiare direzione,
cambiare significato al vivere di sempre. Cambiare così approccio e
sperimentarlo in tutte le varie attività, azioni e relazioni che
viviamo e svolgiamo quotidianamente.
E mi piace l'idea di
trovarmi il corpo ricoperto di macchie viola. E non importa se gli
altri le vedono oppure no. Importa che a vederle sia io, intanto. Il
resto poi si vedrà. Con il tempo si vedrà. Perchè la Purple Cow "o
c'è o c'è. Punto.".
Ky
*La
mucca viola – Farsi notare (e fare fortuna) in un mondo tutto
marrone di Seth Godin, ed. Sperling & Kupfer
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