Pensando
alla parola lezione, non posso non tornare ai banchi di
scuola.
A dir la verità prima ancora della scuola ci sono i genitori che, a modo loro, cercano d'insegnare lezioni di vita che possano servire anche più in là nel tempo. Ammetto che a volte le lezioni sono state a suon di qualche man rovescio che ha sortito gli effetti sperati.
Chiusa parentesi e torniamo alla scuola.
La scuola non mi ha mai davvero entusiasmato, non al punto tale da applicarmi se non per il minimo necessario. È vero anche che ho avuto la fortuna d'incontare alcuni docenti davvero alternativi e fuori dai classici schemi lezione, interrogazione, valutazione. Docenti che hanno avuto l'accortezza di parlare di vita e di esperienze, di declinare le lezioni di Leopardi, D'Annunzio e Manzoni, Kant, Socrate ed Eraclito con un linguaggio attuale, attuale 20 anni fa. Certo un insegnare diverso, più umano e prossimo, meno dall'alto della cattedra. Sono stati proprio docenti così a farmi comprendere che ogni volta che si perde, ogni volta che si resta delusi, ogni volta che si ha davanti un problema da risolvere (non di matematica) è l'occasione migliore per trovare la soluzione.
A dir la verità prima ancora della scuola ci sono i genitori che, a modo loro, cercano d'insegnare lezioni di vita che possano servire anche più in là nel tempo. Ammetto che a volte le lezioni sono state a suon di qualche man rovescio che ha sortito gli effetti sperati.
Chiusa parentesi e torniamo alla scuola.
La scuola non mi ha mai davvero entusiasmato, non al punto tale da applicarmi se non per il minimo necessario. È vero anche che ho avuto la fortuna d'incontare alcuni docenti davvero alternativi e fuori dai classici schemi lezione, interrogazione, valutazione. Docenti che hanno avuto l'accortezza di parlare di vita e di esperienze, di declinare le lezioni di Leopardi, D'Annunzio e Manzoni, Kant, Socrate ed Eraclito con un linguaggio attuale, attuale 20 anni fa. Certo un insegnare diverso, più umano e prossimo, meno dall'alto della cattedra. Sono stati proprio docenti così a farmi comprendere che ogni volta che si perde, ogni volta che si resta delusi, ogni volta che si ha davanti un problema da risolvere (non di matematica) è l'occasione migliore per trovare la soluzione.
Quell
'opportunità che viene data per imparare la lezione.
Facile
ascoltare questi bei consigli. Complicato ricordarli nella
quotidianità.
Quando
perdi, non perdere la lezione.
Dalai
Lama
E così
penso che se potessi mi piacerebbe fare un viaggio nel tempo. Non
direzione domani. Direzione ieri. Un viaggio nel passato, tra le
situazioni che mi sono trovata a vivere, quelle create da me, quelle
in cui altri mi hanno fatto entrare.
Non un
viaggio a ritroso per cambiare il corso degli eventi. La vita vissuta
fin'ora è a posto così.
Un viaggio
però per rivivere certe situazioni in cui ho evidentemente perso
senza imparare la lezione.
Impossibile
certo. Stavo solo fantasticando. Fantasticare fa bene alla mente.
Quante volte
perdo nel quotidiano. Quante volte poi invece di fermarmi a
rifletterci sopra e trovare una lezione di vita, lascio correre,
lascio posto alla delusione, spesso anche alla rabbia dettata dalla
sconfitta. Reazione normale probabilmente. Mi sta comunque stretto il
perdere le svariate lezioni che si celano dietro ogni perdita, in
ogni sconfitta. Orgogliosa, a volte in modo eccessivo.
Sfugge così
un tassello che può fare differenza nel percorso di vita. Tassello che mostra come ogni sconfitta e perdita proietta verso l'inizio di qualcosa che è migliore, mai peggiore. Certo,
arriverà un'altra occasione, forse molte. Se non s'impara la lezione
la prima volta, c'è da star certi che ne arriveranno altre. A volte
più facili da vedere, altre volte ben nascoste. Solo quando si
comprende e s'impara la lezione che ogni sconfitta e perdita reca con
sè, solo allora si passa al gradino successivo o alla discesa che
viene dopo la salita.
Oggi, sono
di certo più consapevole della necessità di scovare una lezione in
ogni perdita. Ammetto che a volte mi viene più facile rispetto ad
altre. Ci sono lezioni che si vedono, ma in qualche modo si
rimandano. Scomode. Troppo scomode. È come sentire che non è il
momento buono per far propria quella lezione di vita. Si rimanda.
Forse è sbagliato. Forse è un modo come un altro per dire a sè
stessi che si ha bisogno di una nuova perdita per comprendere appieno
quella lezione già rimandata.
Passano così
i giorni, scorrono gli eventi. Sconfitta dopo perdita, perdita dopo
sconfitta c'è un'infinità di lezioni da capire, da studiare, su cui
riflettere, da saper far proprie per poi usarle quando la situazione
lo richiede. Procede così il tempo e lo spazio, tra una lezione
rimandata ed una lezione apprezzata. L'importante è capire che dopo
ogni perdita, dopo ogni sconfitta e dopo ogni sentimento di rabbia e
delusione, c'è sempre una lezione che aspetta d'essere imparata. Lezione che apre porte sicuramente migliori.
Ky
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