mercoledì 21 febbraio 2018

L'importanza di saper perdere (in fondo dopo ogni perdita si trova una lezione)




Pensando alla parola lezione, non posso non tornare ai banchi di scuola.
A dir la verità prima ancora della scuola ci sono i genitori che, a modo loro, cercano d'insegnare lezioni di vita che possano servire anche più in là nel tempo. Ammetto che a volte le lezioni sono state a suon di qualche man rovescio che ha sortito gli effetti sperati.

Chiusa parentesi e torniamo alla scuola.
La scuola non mi ha mai davvero entusiasmato, non al punto tale da applicarmi se non per il minimo necessario. È vero anche che ho avuto la fortuna d'incontare alcuni docenti davvero alternativi e fuori dai classici schemi lezione, interrogazione, valutazione. Docenti che hanno avuto l'accortezza di parlare di vita e di esperienze, di declinare le lezioni di Leopardi, D'Annunzio e Manzoni, Kant, Socrate ed Eraclito con un linguaggio attuale, attuale 20 anni fa. Certo un insegnare diverso, più umano e prossimo, meno dall'alto della cattedra. Sono stati proprio docenti così a farmi comprendere che ogni volta che si perde, ogni volta che si resta delusi, ogni volta che si ha davanti un problema da risolvere (non di matematica) è l'occasione migliore per trovare la soluzione.
Quell 'opportunità che viene data per imparare la lezione.
Facile ascoltare questi bei consigli. Complicato ricordarli nella quotidianità.

Quando perdi, non perdere la lezione.
Dalai Lama

E così penso che se potessi mi piacerebbe fare un viaggio nel tempo. Non direzione domani. Direzione ieri. Un viaggio nel passato, tra le situazioni che mi sono trovata a vivere, quelle create da me, quelle in cui altri mi hanno fatto entrare.
Non un viaggio a ritroso per cambiare il corso degli eventi. La vita vissuta fin'ora è a posto così.
Un viaggio però per rivivere certe situazioni in cui ho evidentemente perso senza imparare la lezione.
Impossibile certo. Stavo solo fantasticando. Fantasticare fa bene alla mente.

Quante volte perdo nel quotidiano. Quante volte poi invece di fermarmi a rifletterci sopra e trovare una lezione di vita, lascio correre, lascio posto alla delusione, spesso anche alla rabbia dettata dalla sconfitta. Reazione normale probabilmente. Mi sta comunque stretto il perdere le svariate lezioni che si celano dietro ogni perdita, in ogni sconfitta. Orgogliosa, a volte in modo eccessivo.
Sfugge così un tassello che può fare differenza nel percorso di vita. Tassello che mostra come ogni sconfitta e perdita proietta verso l'inizio di qualcosa che è migliore, mai peggiore. Certo, arriverà un'altra occasione, forse molte. Se non s'impara la lezione la prima volta, c'è da star certi che ne arriveranno altre. A volte più facili da vedere, altre volte ben nascoste. Solo quando si comprende e s'impara la lezione che ogni sconfitta e perdita reca con sè, solo allora si passa al gradino successivo o alla discesa che viene dopo la salita.

Oggi, sono di certo più consapevole della necessità di scovare una lezione in ogni perdita. Ammetto che a volte mi viene più facile rispetto ad altre. Ci sono lezioni che si vedono, ma in qualche modo si rimandano. Scomode. Troppo scomode. È come sentire che non è il momento buono per far propria quella lezione di vita. Si rimanda. Forse è sbagliato. Forse è un modo come un altro per dire a sè stessi che si ha bisogno di una nuova perdita per comprendere appieno quella lezione già rimandata.
Passano così i giorni, scorrono gli eventi. Sconfitta dopo perdita, perdita dopo sconfitta c'è un'infinità di lezioni da capire, da studiare, su cui riflettere, da saper far proprie per poi usarle quando la situazione lo richiede. Procede così il tempo e lo spazio, tra una lezione rimandata ed una lezione apprezzata. L'importante è capire che dopo ogni perdita, dopo ogni sconfitta e dopo ogni sentimento di rabbia e delusione, c'è sempre una lezione che aspetta d'essere imparata. Lezione che apre porte sicuramente migliori.

Ky




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