lunedì 29 gennaio 2018

(RECENSIONE) Pixel in crisi. La crisi più spettacolare di sempre, il miglior momento per unire i puntini.




Ho tra le mani il libro di Davide Cardile

Leggendo il titolo e guardando la prima di copertina si può già avere un primo quadro del messaggio che Davide vuole regalare.
Quello che ho subito pensato e visualizzato leggendo il titolo e guardando la copertina, prima ancora di iniziare la lettura, sono stati quei video giochi con cui si poteva giocare dal pc, per intenderci Pac Man e Mario Bros. Un insieme di quadratini, i famosi pixel, che con l'avanzare della tecnologia sono via via scomparsi alla vista, ma che ci sono ancora, invisibili ma presenti. Pixel che uniti davano vita a questi super eroi virtuali che dovevano affrontare sfide, prove, superare ostacoli per passare al livello successivo, eliminando così i nemici e salvando la principessa rinchiusa nel castello. La variabile, per la riuscita o meno nel salvare la principessa, eravamo noi.
Un pò la nostra storia presente, con la sostanziale differenza che il terreno di gioco non è una tastiera ed uno schermo ma la vita reale.
Il nemico da abbattere, la crisi; uno dei mezzi da usare per la buona riuscita dell'impresa, la tecnologia; la principessa da salvare, la nostra creatività ed unicità.
Grazie alla sua abilità di scrittore ed alla sua curiosità, Davide ha la capacità di farci compiere un tuffo nel passato ripercorrendo alcuni eventi che lo hanno caratterizzato, da stili di vita diversi al mondo del lavoro, da idee innovative a menti così geniali da renderle realtà.
Da qui, da quel passato, arriviamo noi con il nostro presente, l'epoca in cui ci troviamo a vivere che è decisamente molto più ricca in termini economici e di benessere ed opportunità delle epoche che ci hanno preceduto, ma, allo stesso tempo, senza le quali oggi non potremmo vivere tutto quello che stiamo vivendo. Certo una crisi colossale vivendola in prima persona; ma una crisi che può essere vista come un salto da quello che è il ricordo del passato verso la realizzazione presente e futura del proprio scopo di vita, e non c'è miglior momento di adesso per scoprirlo e renderlo reale.
Pixel in crisi, è una sorta di mappa del tesoro, fatta di tanti eventi, alcuni in rilievo altri decisamente messi in un angolo. È solo grazie alla nostra personale capacità e volontà di unire i puntini che possiamo così scoprire che nelle piccole o grandi sfide che quest'epoca ci propone, abbiamo la meravigliosa occasione di rimettere insieme, con pazienza e perseveranza, tutti quei quadratini, tutti quei pixel che ci possono aiutare a rendere concrete le nostre personali aspirazioni, a dare voce alle potenzialità inespresse che ciascuno porta in sè.
Lo disse anche Steve Jobs ai ragazzi dell'università di Stanford: "(...) non è possibile unire i puntini guardando avanti; potete solo unirli guardandovi all'indietro. Così, dovete avere fiducia che in qualche modo, nel futuro, i puntini si potranno unire".
È questione di credere ai sogni e di far proprio un concreto ottimismo. È l'ennesima occasione che ci viene data per unire i puntini, per dare valore e significato alla nostra umanità. È la più grande occasione di sempre per reinventarsi e per farlo è necessario partire credendo nelle persone.

Grazie Davide per avermi ricordato di unire i puntini!

All'interno del libro ci sono due importanti contributi che meritano una nota d'attenzione.
Il primo è quello di Giovanni Battista Pozza che attraverso la metafora del "signor quando vuoi" e di un luogo chiamato "ovunque", offre illuminanti spunti sulla necessità di cosa significhi essere davvero liberi e sul significato di essere freelance al giorno d'oggi.

Il secondo è la lettera che Sebastiano Zanolli rivolge a Davide. Una lettera che lo stesso Davide ci consiglia di leggere come fosse rivolta a ciascuno di noi. Quella lettera che tutti, prima o poi, vorremmo leggere. Quella lettera che anche se non è facile, ne vale sempre la pena inseguire i propri sogni, oggi più che mai.

Ky

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