Ieri
c'è stato un incidente ferroviario, non il primo, uno tra i molti
del passato. 3 morti, 46 feriti di cui 4 o 5 feriti
gravemente (in base all'informazione variabile delle diverse testate
giornalistiche).
Dalle
prime informazione pare che un pezzetto di rotaia di appena 23
centimentri abbia ceduto e causato questo disatro. Certo rispetto a
tutti i passeggeri pendolari che si trovavano su quello stesso treno,
350 per la precisione, è stata sfiorata una tragedia ben più grave,
in sostanza secondo la logica umana è accaduto il male minore.
Qualche
settimana fa mi sono imbattuta nel famoso problema filosofico del
carrello ferroviario. Ideato nel 1967 da Philippa Foot, filosofa
britannica che al tempo insegnava ad Oxford.
La
versione originale è la seguente:
un
tram viaggia senza controllo su un binario, e poco più avanti lungo
il suo tragitto ci sono cinque persone legate ai binari,
impossibilitate a scappare. Prima di arrivare a loro, però, c’è
una biforcazione nel tragitto, e nell’altro binario si trova “solo”
una persona legata.
Il
quesito:
se
foste in grado, tirando una leva, di far cambiare tragitto al
carrello e quindi di salvare la vita a cinque persone sacrificandone
una, lo fareste?
Che
bel dilemma, richiama un pò Amleto ed il suo "essere o non
essere? questo è il problema"...ma qui, nel quesito filosofico,
di mezzo ci sono delle vite umana, o meglio, non vere e proprie vite
ma l'idea che ci siano delle persone immaginarie sui binari.
Se
si sceglie di uccidere il singolo si compie un'azione volontaria e
dunque ci sarebbe una diretta responsabilità nella sua morte, anche
se è vero che così facendo si sceglie il male minore; nel secondo
caso, si lascerebbe avvenire il disastro senza un diretto
coinvolgimento, o perlomeno senza coinvolgimento intenzionale, ma a
causa di un brutto e tragico scherzo del destino.
Scontato
dire che la maggior parte delle risposte propende sempre per il male
minore: il sacrificio di uno per la vita di molti.
Non
so se io propenderei per il male minore, credo che propenderei per il
bene maggiore. Ed il bene maggiore che intendo è la vita per i 5 e
per il singolo. In fin dei conti è "solo" un problema
filosofico e dunque nessuno m'impedisce di non dover per forza
scegliere se tirare o meno la leva, posso benissimo scegliere di
mettere in modalità OFF la corsa del treno e così non sussiste più
il problema.
Già,
sarebbe una gran bella soluzione, ma la realtà ci mostra che nel
corso delle nostre vita capita molto spesso di trovarsi di fronte a
scelte simili, due binari, due diverse direzioni ed in base alla
nostra scelta decidiamo il corso degli eventi futuri della nostra
vita ed inevitabilmente di quella di molte altre persone. E lo stesso
fanno gli oltre 7 miliardi di esseri umani che abitano la terra.
Il
male minore è sempre un bene? è sempre la scelta migliore?
Non
ho la risposta, credo ce ne siano molte, dunque tante infinite
variabili sull'esito di eventi prossimi e futuri, quanti sono gli
esseri umani.
Curioso
come in questi giorni stia leggendo un romanzo in cui si racconta di
come sulla terra vengano inviati dal futuro i protettori degli
eventi, il cui compito è impedire agli Agis di modificare gli eventi
che hanno avuto un impatto molto rilevante nel decidere che piega
doveva prendere la storia (torri gemelle, deportazione degli ebrei,
uccisione di presidenti, guerre, terrorismo ecc.).*
E'
un racconto che pare surreale, ma fa riflettere.
Se
invece di compiere le scelte che decidiamo di compiere, decidessimo
di prendere l'altro binario, come si modificherebbe il corso futuro
di quell'evento e che impatto avrebbe per le altre persone?
Il
male minore è sempre un bene? è sempre la scelta migliore?
Ancora
una volta non ho la risposta, so per certo che nella vita reale,
quella ordinaria, quella che ci vede ogni giorno alzarci per iniziare
una nuova giornata, siamo continuamente chiamati a fare scelte.
Ora,
tornando al disastro ferroviario di ieri, non c'era scelta tra due
binari, non c'era nessuna leva da tirare per modificare la rotta del
treno in corsa. C'era "solo" un pezzettino di 23
centimentri che ha ceduto ed ha presumibimente causato il
deragliamento con le conseguenze che ben conosciamo.
Riflettendoci,
il male minore ha salvato la vita ai più, ma ha modificato per
sempre il corso degli eventi di familiari ed amici delle 3 persone
morte e quasi sicuramente modificherà la psicologia delle persone
ferite e di chi era presente su quel treno pur rimanendo illeso.
Viviamo
in un tempo in cui la tecnologia è sempre più d'avanguardia, in cui
si progettano robot simili agli umani, in cui si sperimentano cose
inimmaginabili fino a qualche anno fa. Siamo le menti più evolute ed
intelligenti del pianeta Terra e non sappiamo mettere in sicurezza e
trovare la soluzione per rinnovare tecnologie obsolte ed antiquate
che però hanno cambiato il corso della storia (la modalità di
movimento e spostamento da un luogo A ad un luogo B, come ferrovie,
strade, voli aerei ecc.)?
Mah,
sono perplessa, perchè se questa è l'evoluzione e la rivoluzione
tecnologica che vogliamo davvero, dovremmo sempre vivere accontendoci
della legge del male minore e non dello stile di vita del bene
maggiore che spetta a tutti noi, nessuno escluso.
E
questo chi lo spiega a chi ha perso affetti e cari in un evento che
poteva avere un corso decisamente diverso?
Buona
riflessione a tutti noi.
Ky
*I
revisionisti, Thomas Mullen, edizione ilSaggiatore, Milano 2012
*immagine presa dal web
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