Camminavo ieri, il giorno di Natale, per le vie principali
di Mae Sot qui in Thailandia…
Nessun segno specifico che richiamasse al Natale, o meglio,
i simboli che hanno reso il
Natale un business: alberelli natalizi con addobbi, babbi
natale in tutte le salse, scritte ed
adesivi di auguri, musichette natalizie…nulla di religioso dunque, ma puramente
commerciale…e tutti i negozi aperti dai centri commerciali fino al piccolo shop
dove tutto costa 20 bath (=50 cent), dai negozi di telefonia fino alle banche…e
tailandesi e birmani che si recavano a lavoro come in qualsiasi altro giorno.
Non credo che poi nel resto del mondo sia così diverso, o
forse è diverso per via delle vacanze natalizie o per quei paesi dove è ancora
radicata la tradizione religiosa del Natale.
Nessun festeggiamento dunque, tanto che nemmeno io e Nadia
ci siamo scambiate gli auguri, fino a che non abbiamo acceso il pc e trovato
una valanga di auguri, di scritte positive, di video dai più religiosi ai più
stravaganti…solo allora ci siamo rese conto che ieri era Natale e ci siamo
scambiate gli auguri.
Un giorno come gli altri. Nessun avvistamento di neve e sky
pass, solo qualche giornata un po’più fredda del solito, nessun regalo sotto
nessun albero, nessun cenone di vigilia e nessuna abbuffata con la famiglia al
completo anche di quei parenti che suonano il campanello, li guardi e ti chiedi “ma questo chi è?”…
Eppure mi sono
accorta che qualcosa di immutabile c’è
da un po’ di anni a questa parte nei miei Natali: le connessioni.
Sono a più di 8000 km da casa, ma grazie ad internet,
facebook, whatsapp, skype posso vedere, parlare, scrivere e scambiarmi gli
auguri con la famiglia, con gli amici e le persone a cui sono legata. Questo è
magico!
La vera magia del Natale di questi tempi, oltre il significato
religioso, è avere la possibilità di essere connessi anche quando siamo
lontani, per scelta, per lavoro, per opportunità, per vacanza, per necessità,
per costrizione…
Connessi non solo a livello ideale e di pensiero e di
sentire, ma connessi anche grazie ad un telefonino, un pc, un tablet…dannosi
se usati male e troppo, di valore se usati per creare o mantenere relazioni e
connessioni.
Mi è impossibile non pensare alle connessioni da questo
paese, perché ogni volta che alzo un po’ lo sguardo mi ritrovo con la bocca
spalancata ad osservare chilometri e chilometri di fili che danno forma a nere
autostrade sospese a mezz’aria. Sembra quasi d’essere a contatto con una
cittadina parallela dove gli abitanti sono i fili, fili che servono per
alimentare la vita del mondo di sotto (il nostro) grazie all’energia che generano:
luce per illuminare, impulsi wi fi per restare connessi con il mondo intero.
Questo è magico!
Posso sembrare un po’ svitata, e forse lo sono diventata nel
corso degli anni, ma credo che c’è sempre il lato positivo della medaglia, come
del resto il negativo. Dipende cosa si sceglie di guardare.
Io scelgo il positivo.
Per questo ricordo con affetto i Natali da bambina, il
focolare accesso, i regali sotto l’albero, la statuina di Gesù Bambino che
mamma poggiava accanto a Maria e Giuseppe, vicino al bue e l’asinello…ricordo
la messa di mezzanotte in cui tentavo, spesso invano, di resistere prima di
cedere tra le braccia di Morfeo, o meglio, di papà. Ricordo gli alpini che a
fine messa facevano trovare il vin brulè bello caldo e una fetta di panettone.
Ricordo alcune notti sante dove si entrava in chiesa senza neve e si usciva con
i fiocchi che si poggiavano sulle guance arrossate dal contrasto tra il caldo
del riscaldamento ed il freddo della stagione, gli abbracci ed i baci di auguri e ricordo ancor di più la tazzona
di cioccolata calda e fumante che bevevo al bar del paese.
Ho scelto di tenere i ricordi belli, quelli positivi e di
custodirli dentro me, come scelgo oggi di dare una rispolverata al mio concetto
di Natale, tentando di adeguarlo ai tempi d’oggi, tempi in cui forse si sono
perse molte tradizioni, ma anche tempi in cui alcune cose non si sciolgono come
neve al sole: le connessioni. Certo, sono cambiate le modalità ma il
significato resta, resta lo stesso di sempre.
Ky
Nessun commento:
Posta un commento