Un’idea improvvisa, come una scintilla e
ci si mette all’opera per trovare dei regalini di Natale
per i bebè del reparto maternità della clinica Mae Tao qui a
Mae Sot.
Un corri corri per negozi a fare shopping natalizio,
uno shopping che però faccio volentieri visti i destinatari
finali.
E conta e riconta quanti guantini e scarpine, che tipo di
copertine,
e cerca di spiegare alla commessa tailandese quello che
cerchi e ti
ritrovi a fare un mimo improvvisato pur di farti capire e tra
un gesto, una parola
mezza inglese mezza veneta e molti sorrisi alla fine ci si
comprende
e vediamo materializzarsi quello che cerchiamo.
Ed ora tutte prese, Nadia ed io, a tentare di abbinare i
colori o perlomeno
ci proviamo.
E così nel giro di qualche oretta abbiamo tra le mani 20
confezioni dono
per i bebè nati in questi giorni.
Il giorno dopo l’appuntamento al reparto maternità
dove capiamo che è complesso consegnare i 20 pacchetti
regalo
perché “come si fa a decidere a chi sì e chi no?”…
Ops!
Non serve molto, giusto uno sguardo tra noi e chiediamo
quanti sono i bebè.
35.
Okey! Saltiamo in sella al nostro fedele scooter e in un
baleno
ci ritroviamo catapultate nel negozio ad acquistare i regali
mancanti.
E la gioia del dare ripaga anche degli intoppi lungo il
cammino,
sguardi di donne poco più che adolescenti che a fianco del
loro compagno,
facendo da culla con i loro corpi al loro piccolo amore,
ci ringraziano per il dono.
E non ci sono parole,
solo emozioni,
mi trema pure la mano e le foto vengono sfocate
e le inquadrature video mozzate.
Ma chi se ne importa, in fondo il senso non sta nelle foto e
nei video e nel ricordo,
ma nell’istante presente,
in quell’attimo in cui realizzi che
“non si può vivere un
giorno perfetto senza fare qualcosa per qualcuno che non sarà mai in grado di
ripagarti”.
Queste parole sono di un uomo di sport,
un coach di
basket, John Robert Wooden.
E non ha importanza se parla di sport,
credo che queste parole valgano per ogni situazione.
Sulla via del ritorno capisco e sento forte che
è proprio bello sentirsi sulla via della Ricchezza,
quella via che ti fa andare via più ricco e felice
di quando sei partito e che ti rende parte di un universo
dove tutto è davvero connesso.
Grazie a Nadia per questa nuova esperienza e per l’allegria
e l’impegno che ci mette
nel realizzare questi piccoli progetti e per l'entusiasmo che ha nel coinvolgermi.
Grazie a chi lavora nella clinica e segue con passione e
professionalità
queste giovani donne che spesso compiono viaggi di giorni e
giorni
per raggiungere dalla Birmania la clinica che si trova in
Thailandia e che
si prende cura delle persone, sfollate a causa di conflitti armati e/o povertà,
indipendentemente dalla loro religione, etnia e status economico.
Grazie ai piccoli volti che senza saperlo, mi hanno fatto il
più bel dono di Natale di sempre:
la meraviglia della
Vita!
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