“Se vuoi fare un passo in avanti
devi perdere l’equilibrio per un attimo”
Massimo Gramellini
L’equilibrio s’impara, su questo
non ci piove.
Lo impariamo da piccoli, appena
tentiamo di muovere i primi incerti passi…eccolo lì, l’equilibrio fa capolino
proprio in quel primo piccolo ed insicuro passo, meno di una frazione di
secondo e svanisce di nuovo.
Il bello dell’equilibrio, però, è
che lo si può recuperare, ricreare…basta un passo, un altro passo
ancora…sappiamo camminare, reggere il peso del nostro corpo fisico.
Crescendo diventa tutto così
automatico che dimentichiamo spesso cosa voglia dire la parola equilibrio,
diventa una parola come tante, ci è stata utile per un po’, ora è relegata da
qualche parte dentro noi.
Peccato.
Equilibrio è una parola composta
da altre due parole, aequi (uguale) e
libra (bilancia).
L’immagine che ci viene in mente
è quella di una bilancia con due piattini ai lati. I due piattini possono
essere vuoti perché vi è assenza di forze esterne, oppure pieni perché ci sono
delle forze esterne che pesano in questi due piattini e che trovano la maniera
di stabilizzarsi.
Col tempo la parola equilibrio è
stata usata per descrivere le più svariate creazioni umane, come i castelli
fatti con le carte da gioco, od ancora
le sculture di varie dimensioni e forme che per reggersi necessitano di un
particolare equilibrio; i funamboli che cercano l’equilibrio camminando su di
una corda sospesa a varie altezze. Ma ci sono anche altre immagini con cui si
descrive questa parola: il saggio che dona consigli dosati con il giusto
equilibrio raggiunto grazie all’esperienza, il corpo che deve raggiungere una corretta
coordinazione per rendere i propri movimenti equilibrati.
Insomma, l’equilibrio è una sorta
di collaborazione e di connessione che dobbiamo mettere nelle nostre esistenze
se vogliamo che la vita segua un percorso meno complicato, non tanto meno
complicato, ma giusto quel tanto da farci camminare con passi un po’ più sicuri
e senza la paura di perdere per un istante l’equilibrio che ogni passo
richiede, perché sappiamo che senza quel passo in più la nostra vita sarebbe
ferma, piatta, vuota, forse anche più povera.
“non si può attraversare l’oceano
se non si ha il coraggio di perdere di
vista la riva”
Cristoforo Colombo
È proprio così, non dobbiamo
avere paura di perdere per qualche attimo l’equilibrio se questo è segno di
scoperta, nuove porte che si aprono, nuove esperienze per crescere…
“una persona che non ha mai commesso un
errore
non ha mai provato nulla di nuovo”
Albert Einstain
Il senso dell’equilibrio è l’avere il coraggio di staccare
per un attimo un piede da terra per poggiarlo un po’ più avanti. L’istante
esatto in cui il piede si stacca dal suolo, è l’istante in cui mettiamo alla
prova il nostro equilibrio, non per perderlo ma per ritrovarlo più forte di
quello appena perso.
Il succo del discorso è comprendere che nella vita
quotidiana il significato dell’equilibrio sta nel subire le tante forze esterne
che ci vengono addosso (nella vita, nelle relazioni, nel lavoro), o a cui andiamo incontro, e restare padroni di noi stessi
nonostante tutto.
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