martedì 9 gennaio 2018

L'equilibrio come chiave per fare quel passo in più (nella vita, nelle relazioni, nel lavoro)





“Se vuoi fare un passo in avanti
devi perdere l’equilibrio per un attimo”
Massimo Gramellini

L’equilibrio s’impara, su questo non ci piove.
Lo impariamo da piccoli, appena tentiamo di muovere i primi incerti passi…eccolo lì, l’equilibrio fa capolino proprio in quel primo piccolo ed insicuro passo, meno di una frazione di secondo e svanisce di nuovo.
Il bello dell’equilibrio, però, è che lo si può recuperare, ricreare…basta un passo, un altro passo ancora…sappiamo camminare, reggere il peso del nostro corpo fisico.
Crescendo diventa tutto così automatico che dimentichiamo spesso cosa voglia dire la parola equilibrio, diventa una parola come tante, ci è stata utile per un po’, ora è relegata da qualche parte dentro noi.
Peccato.

Equilibrio è una parola composta da altre due parole, aequi (uguale) e libra (bilancia).
L’immagine che ci viene in mente è quella di una bilancia con due piattini ai lati. I due piattini possono essere vuoti perché vi è assenza di forze esterne, oppure pieni perché ci sono delle forze esterne che pesano in questi due piattini e che trovano la maniera di stabilizzarsi.

Col tempo la parola equilibrio è stata usata per descrivere le più svariate creazioni umane, come i castelli fatti con le carte da gioco,  od ancora le sculture di varie dimensioni e forme che per reggersi necessitano di un particolare equilibrio; i funamboli che cercano l’equilibrio camminando su di una corda sospesa a varie altezze. Ma ci sono anche altre immagini con cui si descrive questa parola: il saggio che dona consigli dosati con il giusto equilibrio raggiunto grazie all’esperienza, il corpo che deve raggiungere una corretta coordinazione per rendere i propri movimenti equilibrati.

Insomma, l’equilibrio è una sorta di collaborazione e di connessione che dobbiamo mettere nelle nostre esistenze se vogliamo che la vita segua un percorso meno complicato, non tanto meno complicato, ma giusto quel tanto da farci camminare con passi un po’ più sicuri e senza la paura di perdere per un istante l’equilibrio che ogni passo richiede, perché sappiamo che senza quel passo in più la nostra vita sarebbe ferma, piatta, vuota, forse anche più povera.

“non si può attraversare l’oceano
se non si ha il coraggio di perdere di vista la riva”
Cristoforo Colombo

È proprio così, non dobbiamo avere paura di perdere per qualche attimo l’equilibrio se questo è segno di scoperta, nuove porte che si aprono, nuove esperienze per crescere…


“una persona che non ha mai commesso un errore
 non ha mai provato nulla di nuovo”
Albert Einstain

Il senso dell’equilibrio è l’avere il coraggio di staccare per un attimo un piede da terra per poggiarlo un po’ più avanti. L’istante esatto in cui il piede si stacca dal suolo, è l’istante in cui mettiamo alla prova il nostro equilibrio, non per perderlo ma per ritrovarlo più forte di quello appena perso.

Il succo del discorso è comprendere che nella vita quotidiana il significato dell’equilibrio sta nel subire le tante forze esterne che ci vengono addosso (nella vita, nelle relazioni, nel lavoro), o a cui andiamo incontro, e restare padroni di noi stessi nonostante tutto.








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